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Alla scoperta dei Nuraghi sardi

Nuraghi sardi: le prime fortezze della Sardegna

Nuraghi della Sardegna: il Nuraghe, la prima fortezza dell’isola

I nuraghi sono antichissime costruzioni in pietra di forma troncoconica presenti in tutta la Sardegna. Queste strutture, uniche nel loro genere rappresentano la civiltà nuragica, che ad essi deve il suo nome. I primi nuraghi furono costruiti intorno al 1800 a.C. Essi potevano essere considerati dei veri e propri castelli nuragici con la torre più alta che poteva raggiungere i 30 metri di altezza.

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Essi sono sparsi sull’intera isola, mediamente uno ogni 3 km², contraddistinguendone fortemente il paesaggio; in alcune zone sono posizionati a poche centinaia di metri gli uni dagli altri. Ne sono stati identificate svariate migliaia, 7 mila, o secondo altre fonti, 8 mila.

Nuraghi sardi: significato

Ma cosa rappresentavano questi nuraghi per la popolazione dell’epoca? Gli studiosi non hanno ancora espresso un parere comune sulla loro funzione originaria. Alcuni ipotizzano che fossero delle fortificazioni militari, altri che avessero una funzione religiosa o astronomica. Quel che è certo è che i nuraghi erano delle costruzioni imponenti e sofisticate, testimonianza della straordinaria capacità architettonica della civiltà sarda dell’epoca.

Oltre alle maestose torri di pietra principali, vi era tutto un mondo che sorgeva intorno a queste costruzioni. Attorno ai nuraghi sorgevano, infatti, i villaggi di capanne circolari, in pietra, e tetto di legno, col pavimento e le pareti isolate con argilla e sughero. Una capanna speciale era la “capanna delle assemblee” dove si svolgevano le riunioni degli anziani. Era un grande edificio circolare al cui interno ci si sedeva su un sedile che correva lungo tutto il perimetro: lì venivano prese le decisioni per la comunità. Alcuni villaggi erano anche dotati di palestre, chiamate gymnàsia, dove i più giovani esibivano le loro doti atletiche in prove di corsa, pugilato, lotta e lanci di attrezzi vari . La popolazione sarda dell’epoca era molto abile a lavorare i metalli (piombo, rame…) con cui produceva spade, pugnali, asce, anelli, bracciali, pettini, rasoi, martelli, punte di trapano e i cosiddetti “bronzetti”: piccole sculture che raffiguravano guerrieri, sacerdotesse, pastori e animali (buoi, capre, cervi…) .

Oggi i nuraghi rappresentano un patrimonio culturale di grande valore per la Sardegna e per l’Italia intera. Visitarli significa fare un viaggio indietro nel tempo e scoprire una civiltà antica e affascinante.

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