Pizza: il piatto più buono al mondo
Un po’ di farina, acqua, lievito e un semplice condimento di pomodoro e mozzarella creano la specialità gastronomica più apprezzata al mondo: la pizza. Dalla pizza napoletana alle odierne pizze senza glutine faremo un viaggio lungo tutto il percorso della pizza fino a conoscere ogni particolare di questa semplice ma altrettanto gustosa ricetta italiana. Per capire l’impatto che ha la pizza sulla società basta pensare che solo in Italia ci sono ben 42.000 ristoranti-pizzerie a cui si aggiungono altri 21.000 locali di pizzerie artigianali e pizze al taglio. Si stima che nel Bel Paese la pizza dia lavoro almeno a 100.000 persone tra pizzaioli, aiuto pizzaioli e proprietari di attività.
I gusti di pizza più consumata in Italia sono: la pizza Margherita con mozzarella classica o con mozzarella di bufala, seguita dalle pizze classiche come pizza con prosciutto e funghi, pizza capricciosa, pizza quattro stagioni, pizza con salsiccia, pizza patatine e olive, dalle pizze bianche senza salsa di pomodoro e ultimamente dalle pizze senza glutine adatte agli intolleranti e ai celiaci. Il consumo pro-capite di pizza in Italia è pari a 8kg, davvero notevole ma comunque distante dai 13 kg pro capite di pizza consumati negli Stati Uniti d’America dove è presente anche la grande catena di pizzerie Domino’s Pizza.
Origine e storia della pizza
Prima di scoprire i principali tipi di pizza e le tante curiosità che riguardano questo mondo, vediamo la storia e le origini della pizza. La prima volta che si sente parlare di pizza è nel 997 D.C. quando nel Codice Diplomatico Gaetano Vol. I di Gaeta viene rinvenuta la parola pizza in latino volgare. La storia si fa più interessante nel XVI secolo a Napoli quando per indicare un tipo di pane schiacciato venne usata la parola “pizza” al posto di “pitta”. Diverse scoperte archeologiche fanno risalire il ritrovamento di un tipo di pane infornato addirittura 3.000 anni fa in Sardegna. Infatti pare che i sardi non fossero nuovi all’utilizzo del lievito per fare il pane. Ma anche in Grecia era in uso una tipologia di pane chiamata plakous che veniva insaporito con aglio, cipolla e aromi vari.
La prima volta che vennero descritti i condimenti della pizza fu nel 1843, infatti prima del XVII secolo la pizza veniva fatta senza salsa di pomodoro e quindi era come quella che oggi noi chiamiamo pizza bianca. Venne iniziata a cucinare una pizza con nuovi condimenti come appunto il pomodoro, l’olio di oliva, il formaggio e persino il pesce. La pizza era apprezzata sia dai più ricchi che dai più poveri, mettendo d’accordo un po’ tutti.
La pizza Napoletana: un cosa seria
I napoletani prendono molto sul serio il tema pizza. Lo fanno a ragion veduta visto che basano la storia della vera pizza come la conosciamo oggi proprio nella città di Napoli. Dove nel 1970 la famosa pizzeria “da Michele” aprì per la prima volta, a Forcella, e ancora oggi serve solo due tipi di pizza, considerati anche gli unici gusti di pizza esistenti, e cioè: la pizza Margherita e la pizza Marinara. Tutti gli altri non sarebbero gusti originali della tradizione pizzaiola napoletana.
La pizza Marinara
La pizza Marinara è la più antica pizza di Napoli e viene preparata aggiungendo un condimento di pomodoro, origano, aglio, olio d’oliva e basilico. Come avrai notato, la pizza Marinara originale non contiene pesce, ma prendeva semplicemente il nome dal fatto che era la pizza consumata dai pescatori della Baia di Napoli al loro ritorno in terra ferma.
Pizza Margherita: storia
La pizza Margherita è sicuramente la più apprezzata non solo dai napoletani, ma in tutto il mondo. La prima pizza margherita venne infornata tra il 1796 e il 1810, ma fu solo nel giugno del 1889 che in onore della Regina Margherita di Savoia che era Regina d’Italia, il cuoco Raffaele Esposito creò la prima “pizza Margherita”. Gli ingredienti della pizza Margherita furono da subito quelli che conosciamo oggi e cioè:
- pomodoro
- mozzarella fior di latte
- basilico fresco
Il condimento della pizza Margherita fu scelto dal cuoco proprio per replicare nel piatto i colori della bandiera italiana: il verde, il bianco e il rosso in onore della Regina Margherita di Savoia.
La pizza sbarca in America
Furono gli immigrati italiani a portare per la prima volta in America la tanto amata pizza. Da New York a San Francisco furono i quartieri italiani i primi posti dove veniva cucinata, venduta e mangiata la pizza nordamericana. Nel tempo sorsero in America delle vere e proprie specialità di pizza locali come la Deep Dish Pizza di Chicago, famosa per i bordi alti, e la pizza arrotolata tipica di Filadelfia.
La prima pizzeria di New York nel 1897, guidata da Gennaro Lombardi, era in realtà un negozio di alimentari che vendeva delle “torte di pomodoro” agli operai del quartiere. Ma fu solo nel 1905 che a Little Italy Gennaro Lombardi ottenne la licenza per aprire una vera pizzeria e il successo fu immediato tra la comunità di italoamericani. Il successo della pizza a New York spinse alcuni dipendenti di Lombardi’s (forse i veri esperti della pizza) a diventare autonomi e ad aprire locali propri come il Totonno’s presso Coney Island e il John’s Pizzeria nella zona del West Village.
Gli americani nel tempo hanno creato una propria “cultura della pizza americana” che si differenzia dalla VPN Verace Pizza Napoletana poiché al contrario di questa che è fatta molto sottile e con pochi condimenti essenziali e genuini viene invece realizzata molto più spessa e con tanti condimenti come il formaggio in notevoli quantità. Negli USA hanno ideato anche la Pizza Hall of Fame (http://www.pizzahalloffame.com) che mostra le pizzerie storiche che hanno fatto la storia della pizza americana e che per rientrare nella Hall of Fame delle pizze devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali:
- deve fornire le fotografie originali dei primi periodi di apertura
- essere attualmente in funzione
- essere aperta da almeno 50 anni
- essere considerata come fulcro della comunità
I 10 fatti più curiosi sulla pizza
Ci sono alcune curiosità sulla pizza che probabilmente non conoscevi. Vediamone alcune di molto interessanti:
- Negli Stati Uniti si mangiano 350 fette di pizza al secondo.
- La pizza più cara al mondo venne ideata a Salerno dove il pizzaiolo viene a casa tua per farti una buonissima pizza da 12.000$.
- Il 36% degli americani pensa che la pizza sia adatta alla colazione.
- La pizza più grande del mondo è stata realizzata alla fiera di Roma nel 2012, entrando di merito nel Guinnes World Records, con 9.000 kg di farina gluten free. Le dimensioni hanno raggiunto i 40 metri di diametro, su cui sono stati adagiati tra i vari ingredienti: 4.000 kg di pomodoro, 4.000 kg di mozzarella, 190 kg di olio, 250 kg di sale per un peso totale di 23.250 kg.
- La pizza si diffuse notevolmente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando anche gli americani non italiani, tornando dall’Europa portarono con se la voglia di una bella pizza italiana.
- Il romeno Cristian Dumitru mangiò 200 pounds di pizza in una settimana.
- La pizza ha contribuito alla geometria. Esiste infatti un teorema matematico con questo nome.
- I giapponesi mettono la maionese per condire la pizza.
- La prima pizzeria in Nord Corea è stata aperta nel 2009.
- La prima pizza surgelata è stata creata nel 1962 in America.
Tipologie di pizza
Esistono diversi modi in cui la pizza può essere preparata, sia per quanto riguarda la forma sia per quanto concerne l’utilizzo degli ingredienti e dei condimenti. Vediamo i principali tipi di pizza:
Pizza tonda
La pizza tonda è la classica pizza che tutti conosciamo e si ottiene dall’impasto della farina con l’acqua, il lievito, il sale e volendo anche l’olio. Si attende che l’impasto lieviti e dopo si lavora in modo da stendere la pasta con un mattarello per poi venire condita e infornata in un forno preferibilmente a legna. È sicuramente il tipo di pizza più conosciuta e mangiata al mondo ed è chiamata pizza classica o pizza napoletana.
Pizza al taglio
Un’altra tipologia di pizza è rappresentata dalle pizze al taglio che si differenziano dalla pizza classica per la forma tipicamente rettangolare data dal fatto che la pizza viene condita e infornata all’interno di specifiche teglie generalmente rettangolari, ma possono essere anche rotonde, e viene poi venduta a tranci per essere portata via o consumata in loco. Spesso le pizzette al taglio vengono vendute non solo nelle pizzerie ma anche nelle panetterie.
Pizza al metro
La pizza al metro è una pizza di dimensioni più grandi rispetto alla pizza classica e può avere anch’essa una forma rettangolare, è l’ideale quando i commensali sono numerosi e si vuole assaggiare più di un gusto di pizza.
Pizza alla pala
La pizza alla pala è una tipologia di pizza simile alla pizza al taglio con la differenza che è molto più grande nelle dimensioni e la sua cottura avviene normalmente nel forno per poi essere venduta a peso e non direttamente al piatto come avviene con la pizza a metro.
Pizza genovese
La pizza genovese è una tipologia di pizza tipica della Liguria, che viene cotta in teglia e risulta essere più spessa delle altre tipologie di pizza in quanto deriva dalla famosa focaccia genovese.
Pizza al trancio milanese
La pizza al trancio è un tipo di pizza tipica di Milano, alta, morbida, anch’essa cotta in teglia. Si differenzia per la supremazia della mozzarella rispetto alla quantità di pomodoro, che è inferiore alla media.
Pizza al tegamino (alla torinese)
Anche Torino ha la sua specialità di pizza, chiamata pizza al tegamino. L’impasto della pizza al tegamino viene fatto lievitare doppiamente e per la sua cottura si utilizza un tegame reso antiaderente da un filo d’olio per poi essere infornata in un forno a legna.
Pizza romana
Roma ha un’antica tradizione culinaria, ricca di aspetti diversi dati dalla moltitudine di persone che hanno vissuto nella Città. La pizza romana è tipicamente tonda, sottile e croccante. Può avere tra gli ingredienti del condimento il pecorino, il basilico e il pepe. Inoltre pare che i primi ad usare le acciughe sulla pizza siano stati proprio i romani.
La pizza bianca è un altro must culinario di Roma. Una pizza che sembra una focaccia, viene condita solo con sale e olio e può essere farcita a piacimento.
Pizza sarda
La pizza sarda, la tipica pizza della Sardegna, può essere preparata in diversi modi in base alla zona di provenienza dell’isola. La tipica pizza sarda è una pizza classica tonda condita con il pomodoro, la mozzarella, il pecorino sardo e la salsiccia sarda che risulta essere leggermente piccante, vengono aggiunti anche gli aromi come il basilico e l’origano. Un’altra versione di pizza sarda consiste nel realizzare una pizza bianca, chiusa con un ripieno di formaggio pecorino grattugiato, aglio e olio extravergine di oliva.
Pizza senza glutine
La pizza senza glutine è una tipologia di pizza che si è affermata soprattutto negli ultimi anni ed è realizzata con l’uso di farine non a base di frumento come ad esempio:
- farina di riso
- farina di mais
- farina di sorgo
- farina di miglio
- farina di castagne
- farina di quinoa
- farina di grano saraceno
- farina di amaranto
Le farine ottenute dai legumi, come la farina di ceci, sono quelle che lievitano meglio e meglio si prestano alla realizzazione di alcuni tipi di pizza senza glutine.
Valori nutrizionali e calorie della pizza Margherita
Prendiamo la pizza Margherita, che è la più conosciuta e consumata al mondo, per indicare quali sono mediamente i valori nutrizionali della pizza e le calorie:
300g di pizza corrispondono a:
- 813Kcal
- 156g di carboidrati
- 24g di proteine
- 18g di grassi
La pizza tonda Margherita con le sue oltre 800 calorie è sicuramente un pasto che non va consumato ogni giorno, anche perché viene spesso consumata di sera quando non abbiamo bisogno di così tante calorie poiché la giornata volge al termine. Ma una pizza a settimana sembra un compromesso più che accettabile.
Quali sono le migliori pizzerie italiane?
La classifica delle pizzerie che ha decretato le 50 migliori pizzerie in Italia, si chiama 50 TOP Pizza e ha preso in considerazione le pizzerie italiane da Nord a Sud in base a specifici requisiti tra cui la qualità delle materie prime utilizzate per la preparazione delle pizze, l’igiene, la qualità del servizio.
Pizzarium, in via della Meloria a Roma è stata eletta migliore pizzeria d’Italia. Al secondo posto Napoli, con la pizzeria La Masardona della famiglia Piccirillo. Sempre sul podio, al terzo posto, si classifica la pizzeria Olio Pizzamore ad Acri, in provincia di Cosenza.
La classifica completa delle migliori 50 pizzerie italiane 50 Top Pizza:
- Pizzarium – Roma, Lazio
- La Masardona – Napoli, Campania
- Oliva Pizzamore – Acri (CS), Calabria
- Saporè Pizza Bakery – San Martino Buon Albergo (VR), Veneto
- Tellia – Torino, Piemonte
- Sancho – Fiumicino (RM), Lazio
- ‘O Fiore Mio Pizze di Strada – Bologna, Emilia-Romagna
- Granocielo – Avezzano (AQ), Abruzzo
- Grotto Pizzeria Castello – Caggiano (SA), Campania
- Gina Pizza – Ercolano (NA), Campania
- Lievito Pizza, Pane… – Roma, Lazio
- Antico Forno Roscioli – Roma, Lazio
- La Divina Pizza – Firenze, Toscana
- Panificio Menchetti – Arezzo, Toscana
- Alimento – Brescia, Lombardia
- Forno Brisa – Bologna, Emilia-Romagna
- 1947 Pizza Fritta Napoli – Napoli, Campania
- Pizzeria Cocco – Sassari, Sardegna
- Pane E Tempesta – Roma, Lazio
- Kalavrì – Catanzaro, Calabria
- Piedigrotta 2 Express – Il Pizz’ino – Alessandria, Piemonte
- Pizzeria Campana Dal 1990 – Corigliano Calabro (CS), Calabria
- PorzioNi di pizza – Napoli, Campania
- Pistamentuccia – Bologna, Emilia-Romagna
- Scrocchia – Bergamo, Lombardia
- Ghevido – Sesto Fiorentino (FI), Toscana
- Pizzeria Paco Linus & Luca Iannicelli – Napoli, Campania
- Pizzeria Da Filomena – Castrovillari (CS), Calabria
- Lievitamente – Viareggio (LU), Toscana
- Pizzeria a taglio Angelo & Simonetta – Roma, Lazio
- Il Pizzicotto – Lecce, Puglia
- Pane Pizza e… – Vicenza, Veneto
- Romanorvm Pizza Romana – Trieste, Friuli-Venezia Giulia
- Bianca Pizza Artigianale – Jesi (AN), Marche
- Pizzeria Al Trancio Da Charlotte – Albenga (SV), Liguria
- Pizzeria Mary Rose – Napoli, Campania
- Rivoluzione Pizza Bembo – Padova, Veneto
- Ben Cotta – Bologna, Emilia-Romagna
- PezZ de Pane – Frosinone, Lazio
- Sauardò – Civitanova Marche (MC), Marche
- Officine Bartolini – Perugia, Umbria
- Compagnia della Pizza – Giulianova (TE), Abruzzo
- Panificio Graziano – Palermo, Sicilia
- 50 Teglie – Torino, Piemonte
- Panificio Di Gesù – Altamura (BA), Puglia
- IBRIS – focacce e pizze – Trento, Trentino-Alto Adige
- 5 Lire – Potenza, Basilicata
- Storie di Pane – Vallo della Lucania (SA), Campania
- L’Orso in teglia – Messina, Sicilia
- 20 Pizza & Delicious in Teglia – Cava de’ Tirreni (SA), Campania
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